L’iniziativa del Comune di Budrio, in provincia di Bologna, è già attiva e riguarda la mensa delle scuole. I pasti che non verranno somministrati saranno donati al canile comunale, contro una politica dello spreco perfettamente in linea con le altre iniziative della cittadina.

La politica del “non spreco”

L’attività, infatti, rientra tra le idee e i progetti per la sostenibilità di Budrio Bene Comune, ed è attiva già da tempo, ma ora si spera possa essere estesa alle altre scuole. I pasti avanzati, e quindi non somministrati ai bambini, anziché venire buttati, vengono donati al canile comunale. Non solo. Sempre per essere in linea con una politica del “non spreco”, i bambini potranno portare il pane e la frutta avanzati dal pranzo e utilizzarli come merenda pomeridiana.

Mensa anche per Genova e Roma

Ma Budrio non è la sola realtà a sviluppare una simile iniziativa. L’anno scorso agli avanzi della mensa ci aveva pensato anche Genova nella persona di Giorgio Ferruzzi, consigliere municipale della Lega Nord della Bassa Valbisagno, la cui mozione era stata approvata con grande entusiasmo. E anche Roma si era organizzata in tal senso con ditte attrezzate al riutilizzo degli avanzi della mensa. Così il cibo rimanente nei piatti sarebbe stato distribuito tra canili e gattili, mentre quello ancora integro e confezionato, e quindi non contaminato, consegnato presso Caritas, Sant’Egidio, Esercito della Salvezza, Banco alimentare, Centro Astalli, City Cibo e altri enti religiosi e laici che avrebbero provveduto alla riattivazione degli alimenti e alla distribuzione nelle rispettive mense. Ogni mensa dovrebbe disporre di un abbattitore di temperatura, indispensabile per la conservazione e quindi il trasporto e il riutilizzo del cibo cotto.

Di certo dal punto di vista burocratico gli ostacoli non mancano, ma volendo si può lavorare per superarli e muoversi in una direzione che sia più conveniente per tutti.