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Stop a tagli estetici nelle razze italiane

Stop a tagli estetici nelle razze italiane

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Lo ha stabilito la Federazione Cinologica Internazionale (Fci) approvando le modifiche proposte dall’Italia e modificando gli standard internazionali di bellezza. Non saranno più sottoposti al taglio delle orecchie (conchectomia) il Mastino Napoletano e il Cane Corso per i quali vigevano standard antecedenti il divieto di amputazioni a fini estetici avvenuto nel 2010.

Enci, Anmvi e Fnovi insieme

A lavorare per il raggiungimento di questo traguardo sono stati Enci (Ente nazionale della cinofilia italiana), Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) e Fnovi (Federazione nazionale Ordine veterinari italiani), che un anno fa hanno firmato a Milano una dichiarazione congiunta che avviava le procedure di modifica dello standard in favore dell’integrità delle orecchie, iter di modifica che si è concluso a Zagabria lo scorso novembre 2015.

Superata una discrasia etica

È un successo di cui possiamo andare fieri e del quale possiamo a buon diritto rivendicare il merito”, commenta il presidente Anmvi, Marco Melosi. “Quando un anno fa abbiamo sottoscritto la dichiarazione Anmvi-Fnovi-Enci per l’osservanza dei divieti di amputazione estetica ci siamo dati un obiettivo radicale, per cancellare alla fonte una giustificazione estetica della conchectomia, procedura vietata in Italia in seguito alla ratifica, nel 2010, della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia. Cambieranno definitivamente gli scenari delle competizioni di bellezza canina e il futuro di questi animali, perché viene definitivamente superata una discrasia etica fra la normativa vigente in Italia e i criteri estetici internazionali.”

Conchectomia e caudotomia solo per motivi terapeutici

“La modifica degli standard del Mastino Napoletano e del Cane Corso, che l’Enci ha già difeso con successo vincendo una causa promossa al tribunale di Milano, sono un passo che da tempo si attendeva da parte della cinofilia ufficiale”, ricorda il presidente Enci Dino Muto. “Speriamo che tale iniziativa italiana venga presto seguita da alcuni Kennel Club esteri per la modifica dei pochi altri standard di razza che consentono ancora la conchectomia. Confidiamo che i medici veterinari non la effettuino se non per motivi legati alla salute dei cani”. E anche la vicepresidente Fnovi, Carla Bernasconi, secondo cui “la cinofilia italiana fa una altro passo avanti nel rispetto dei cani”, ricorda che per tutti i cani, in Italia, le amputazioni di orecchie e della coda sono legali solo quando eseguite a scopo terapeutico da un medico veterinario che ne certifica – sotto la propria responsabilità – l’esecuzione e la finalità. Per la caudotomia valgono anche le prescrizioni del Consiglio superiore di sanità che ha ammesso il taglio della coda a scopo di prevenzione in alcune razze da lavoro, in quanto esposte a rischio di traumi e compromissioni del benessere.

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