Gli incidenti del Natale

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Il periodo del Natale caratterizzato da un aumento delle luci, dei rumori, della concitazione per alberi da decorare, festoni e regali, può presentare elementi di rischio per l’incolumità degli animali che vivono con noi. Ecco dunque alcuni punti da considerare per evitare incidenti in questo momento che dovrebbe essere solo di festa e di allegria.

Pericoli casalinghi

In questo periodo, statisticamente, si ha un aumento dei rischi domestici, dovuti alla presenza in casa di alberi di Natale, decorazioni, fili di luce, oggetti pendenti e piante decorative.
In particolare, è facile che cani e gatti siano attratti dalle palline colorate che, se non di materiale infrangibile, possono andare in pezzi e causare ferite. Altri incidenti molto diffusi sono dovuti ai gatti che, ovviamente, amano arrampicarsi sull’albero, portandosi dietro nella discesa addobbi e cavi delle luci, che potrebbero anche mordicchiare con rischio di farsi male o provocare un corto circuito. Il consiglio è di acquistare alberi in materiale ignifugo e di collocarlo in una stanza il cui accesso sarà vietato agli animali in questo periodo; se non è possible, la soluzione è di ancorare bene l’albero a pareti e soffitto cosicché non possa essere ribaltato (ricordandosi che la neve artificiale decorative è tossica per bambini e animali) e racchiudere i cavi in guaine ed evitare che ci siano attraenti fili penzolanti.

Abete vero? No grazie!

Volendo aprire e chiudere una breve parentesi, ritengo si debba evitare di acquistare alberi veri, ancorché “ecocompatibili”. Non si può pensare di piantare un abete per famiglia ogni anno, inoltre quelli che vengono ripiantati a terra dopo le feste anziché essere abbandonati ai lati dei cassonetti sono una parte minima e irrisoria, e, in più difficilmente sopravvivono, considerando anche che in Italia l’abete può vivere solo in certe zone. Inoltre, gli interni riscaldati delle nostre case non sono certo l’habitat idoneo alla vita di un abete: la vicinanza di fonti di calore, gli addobbi luminosi che riscaldano la chioma, la carenza d’acqua per radici e parte aerea fanno sì che un albero maltrattato a tal punto farà molta fatica ad attecchire all’esterno una volta passate le feste. Evitiamo dunque di incentivare il malsano messaggio di distruggere l’ambiente o favorire monocolture di alberi “certificati” per celebrare una festa che in Occidente è da tempo sinonimo di “rilancio dei consumi”, e limitiamoci umilmente ad un albero finto che riutilizzeremo negli anni a venire.

Visite stressanti

Gli animali di casa possono essere stressati anche per l’arrivo di parenti e amici. Se non abbiamo avuto cura di abituare i nostri cani e gatti alla presenza di persone in casa, dobbiamo capire che per loro è uno stress perché trovano il loro luogo sicuro di privacy invaso da sconosciuti. Terzo elemento da considerare è che spesso a Natale non si rispettano le abitudini: l’ora in cui ci si alza, si va a dormire, il mangiare e anche questo è un altro aspetto stressante, dato che il corpo ha un suo ritmo che viene scombussolato. lo subiamo noi quanto gli animali.

Piante e cibo off limits

Occorre fare attenzione anche alla presenza di piante tossiche per cani e gatti all’interno della casa: giocando e mordicchiando la pianta, i nostri animali corrono il rischio di ingerirne anche solo piccole parti, con rischio di intossicazione e/o avvelenamento: attenzione dunque a tutte le conifere, le cui resine e olii sono tossici per cani e gatti, l’agrifoglio le cui bacche sono velenose, il vischio, velenoso, e alla onnipresente Stella di Natale, anch’essa tossica.
Prestiamo attenzione al cibo: il Natale è un momento in cui sono presenti enormi quantità di cibo lasciate talvolta incustodite. Oppure, addirittura, con l’idea di festeggiare insieme ai nostri cani e gatti, offriamo loro cibi assolutamente inadatti, come dolci, cibi fritti o molto conditi. Attenzione anche alla cioccolata che è tossica per cani e gatti.

No ai regali viventi

Non regaliamo cuccioli o altri animali in questo periodo. Dato che il Natale è la celebrazione dello scambio di doni, quindi di oggetti, facciamo passare l’errato messaggio di equiparare gli esseri viventi a dei meri oggetti a nostro uso e consumo. La sconsideratezza di questa abitudine è data dalle cifre sull’abbandono di animali nei primi mesi dell’anno: tra gli animali regalati a Natale (in grande maggioranza cuccioli di cane o gatto) si parla di quattro animali abbandonati su dieci. Un dato spaventoso. La relazione con un animale, com’è intuibile, va costruita invece in maniera totalmente differente, richiede tempo e dedizione: diciamo che l’animale dovrebbe entrare nella mente della famiglia che lo accoglierà, prima di entrare fisicamente in casa.

di Roberto Marchesini
Filosofo, etologo e zooantropologo
Per scrivergli: esperti@animaliermagazine.com

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