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Nasce Leishmania Center, il progetto per i cani ra...

Nasce Leishmania Center, il progetto per i cani randagi affetti da leishmaniosi

È stato presentato oggi, 19 aprile, alle porte di Roma il progetto “Leishmania Center”, il primo nato in Italia per accogliere e curare i cani randagi affetti da leishmaniosi. 

L’importanza della prevenzione

La malattia, presente ormai su tutto il territorio nazionale, ha ottime possibilità, una volta diagnosticata, di essere tenuta sotto controllo. È per questo che la prevenzione è estremamente importante, perché serve a fare una diagnosi precoce e una cura ad hoc che permette all’animale di vivere il resto della sua vita in modo dignitoso. “Vogliamo segnare un punto di rottura con il passato affermando il diritto alle cure e la possibilità di adozione ad animali che altrimenti sarebbero condannati”, afferma Rosanna Cabasino, Responsabile del Settore adozioni di Alfa, Associazione Love For Animals, “è ora di smettere di temere qualcosa solo perché non lo si conosce”.

Creare un luogo di transito

Il progetto nasce dalla sinergia dell’associazione col canile convenzionato La Fattoria di Tobia che ha sede nel comune di San Cesareo, alle porte di Roma. “Non riuscivamo a rassegnarci all’inazione, a lasciare che la malattia facesse il suo corso dovendo assistere al quasi sempre tragico epilogo”, dichiara Livio Odorizzi, Responsabile tecnico del canile ‘La Fattoria di Tobia’, “e quindi abbiamo pensato e creato, per la prima volta in Italia, un luogo di transito, di cure e di riscatto per animali spesso abbandonati a causa di questa malattia”.

In collaborazione con l’Izlt

Gli animali che entrano in canile, seguiti da volontari, operatori, educatori, veterinari specializzati, seguono un protocollo sanitario studiato ad hoc su ogni singolo soggetto. Vengono rimessi in sesto dal punto di vista sanitario senza tralasciare il recupero comportamentale, fondamentale per la buona riuscita della terapia. Tutti i risultati, inoltre, sono monitorati dall’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana. “Abbiamo molto apprezzato l’interesse e l’impegno profuso per una corretta gestione sanitaria della leishmaniosi nei cani randagi custoditi in canile”, dichiara la dott.ssa Gladia Macrì, Responsabile della Direzione Operativa di sierologia dell’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana, “l’Istituto infatti ha ritenuto opportuno sostenere l’iniziativa offrendo il suo contributo in materia di diagnostica di laboratorio per la leishmaniosi, grave patologia che colpisce i cani ma anche l’uomo, impegnandosi in un’ attività di sorveglianza e controllo sanitario”.

 

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