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Il “Viaggio di Arlo”, la storia di un’amicizia

Uscirà il 25 novembre nelle sale cinematografiche ed è stato presentato alla festa del cinema di Roma: il “Viaggio di Arlo”, il nuovo film di animazione della Pixar diretto da Peter Sohn, prodotto da Denise Ream e illustrato da Kelsey Mann.

Una storia di amicizia e fiducia

È la storia di un dinosauro di nome Arlo che, nell’era Mesozoica, fa amicizia con un bambino orfano di nome Spot, che si aggira a quattro zampe per la foresta. Insieme crescono e affrontano paure e ostacoli con grande fiducia l’uno nell’altro. Ed è proprio una storia di amicizia e fiducia quella che vuole emergere da questo film, all’interno di quello che è un paesaggio vasto e maestoso. Il team creativo che ha realizzato il “Viaggio di Arlo” è stato guidato da John Lasseter. Lo Story Supervisor del progetto è Kelsey Mann che ha spiegato: “Il processo di un film parte sempre dalla sceneggiatura che, una volta completata, viene affidata allo story artist che la racconta come farebbe un cantastorie e la trasforma in story board che possono contenere dalle 500 alle 1500 rappresentazioni. Per preparare ‘Arlo’ ci siamo riuniti ogni 6 settimane, ogni volta abbiamo fatto a pezzi il lavoro svolto e poi lo abbiamo iniziato di nuovo”.

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“Viaggio di Arlo” è per bambini e adulti

Quella di Spot e Arlo rispecchia un po’ la classica amicizia tra un cane e un bambino, dove però il bambino si comporta come un cane e viceversa. I target di riferimento sono molteplici, non solo i più piccoli , ma anche adulti, in una varietà di temi dove nessuno è tabù, nemmeno la morte: Arlo ha appena perso il padre, nonché il suo punto di riferimento, e quando con Spot usano i rametti di legno per raccontarsi come siano rimasti orfani è impossibile non commuoversi. “Non facciamo mai film solo per bambini, pensiamo che loro crescano affrontando quello che succede nelle loro vite e quindi anche la scomparsa delle persone care. Ci interroghiamo, però, sul modo in cui bisogna parlare di certe cose, stando attenti a non essere troppo duri”.

Siete pronti per vivere l’emozionante avventura del “Viaggio di Arlo”?

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